
La Cisal, rappresentata da Gianmauro Nonnis, ha evidenziato la contraddizione di una normativa che da un lato impone lâobbligo di tali percorsi e dallâaltro non assicura adeguate forme di tutela in materia di sicurezza, scaricando sulle scuole oneri e responsabilitĂ
Al Ministero dellâIstruzione e del Merito si è svolta in data odierna una riunione tra Governo e Parti sociali, nellâambito del confronto dedicato alla sicurezza sul lavoro, dedicata al tema alternanza scuola lavoro â PCTO.
La CISAL, rappresentata dal dirigente sindacale Gianmauro Nonnis ha evidenziato tutte le giĂ note criticitĂ in materia di sicurezza relativa ai percorsi di alternanza scuola-lavoro (oggi Percorsi per le Competenze per lâOrientamento PCTO), evidenziando la contraddizione di una normativa che da un lato impone lâobbligo di tali percorsi e dallâaltro non assicura adeguate forme di tutela in materia di sicurezza, scaricando sulle scuole oneri e responsabilitĂ impropri. A tale fondamentale lacuna si aggiunge, inoltre, quella giĂ segnalata dalla federazione Anief Cisal sin dal 2015 durante la presentazione dei decreti delegati alla legge 107, per cui gli studenti impegnati nel PCTO non hanno una copertura assimilabile a quella dei lavoratori dipendenti. Senza adeguate misure di sicurezza, che devono passare anche attraverso una certificazione delle Aziende coinvolte, e senza adeguate misure assicurative â conclude Nonnisâ è meglio abrogare lâobbligatorietĂ di questa attivitĂ formativa.
Secondo il Segretario confederale Cisal, Marcello Pacifico, lâapertura del tavolo se non altro rappresenta la possibilitĂ di avviare un confronto su un tema importante, segnato dalle carenze organizzative che sono alla base degli infortuni degli ultimi anni, di cui alcuni mortali; in particolare si deve rilanciare il tema della sicurezza nel pubblico impiego, ad iniziare dalla riscrittura del CCNQ del luglio 1996 in materia di Rappresentante del Lavoratori per la Sicurezza ancora ancorata al D. Lgs. 626/94 che non prevede tutte le figure di rappresentanza sindacale sulla sicurezza previste invece dal nuovo TU D. Lgs. 81/2008â.

La Cisal, rappresentata da Gianmauro Nonnis, ha evidenziato la contraddizione di una normativa che da un lato impone lâobbligo di tali percorsi e dallâaltro non assicura adeguate forme di tutela in materia di sicurezza, scaricando sulle scuole oneri e responsabilitĂ
Al Ministero dellâIstruzione e del Merito si è svolta in data odierna una riunione tra Governo e Parti sociali, nellâambito del confronto dedicato alla sicurezza sul lavoro, dedicata al tema alternanza scuola lavoro â PCTO.
La CISAL, rappresentata dal dirigente sindacale Gianmauro Nonnis ha evidenziato tutte le giĂ note criticitĂ in materia di sicurezza relativa ai percorsi di alternanza scuola-lavoro (oggi Percorsi per le Competenze per lâOrientamento PCTO), evidenziando la contraddizione di una normativa che da un lato impone lâobbligo di tali percorsi e dallâaltro non assicura adeguate forme di tutela in materia di sicurezza, scaricando sulle scuole oneri e responsabilitĂ impropri. A tale fondamentale lacuna si aggiunge, inoltre, quella giĂ segnalata dalla federazione Anief Cisal sin dal 2015 durante la presentazione dei decreti delegati alla legge 107, per cui gli studenti impegnati nel PCTO non hanno una copertura assimilabile a quella dei lavoratori dipendenti. Senza adeguate misure di sicurezza, che devono passare anche attraverso una certificazione delle Aziende coinvolte, e senza adeguate misure assicurative â conclude Nonnisâ è meglio abrogare lâobbligatorietĂ di questa attivitĂ formativa.
Secondo il Segretario confederale Cisal, Marcello Pacifico, lâapertura del tavolo se non altro rappresenta la possibilitĂ di avviare un confronto su un tema importante, segnato dalle carenze organizzative che sono alla base degli infortuni degli ultimi anni, di cui alcuni mortali; in particolare si deve rilanciare il tema della sicurezza nel pubblico impiego, ad iniziare dalla riscrittura del CCNQ del luglio 1996 in materia di Rappresentante del Lavoratori per la Sicurezza ancora ancorata al D. Lgs. 626/94 che non prevede tutte le figure di rappresentanza sindacale sulla sicurezza previste invece dal nuovo TU D. Lgs. 81/2008â.